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Un campionato si vince anche durante la sosta.
Per Franco Zuppichini, “Fermarsi è importante. Si sente la necessità di girare l’interruttore, per allontanarsi dalle pressioni e dai ritmi forsennati cui sempre più ci sottoponiamo. Problema grande è quello di coordinare il lavoro con le presenze. Importante è esprimere se stessi, cercando il piacere di ritrovarsi, magari in quattro. Ho privilegiato il potenziamento muscolare, ma ci siamo divertiti nonostante la pesantezza dell’impegno. Adesso importante è ritrovare gli equilibri e le misure. La crescita sarà graduale”. Giorgio Buso: “Durante la sosta, si può completare quanto trascurato nei periodi precedenti. Operare in tranquillità, togliendo il piede dall’accelleratore, significa produrre meglio e recuperare equilibrio psicologico. A Sevegliano ho potuto contare su un gruppo unito. Sui bastioni di Palmanova, fuori del nostro ambiente, abbiamo svolto lavoro duro: distanze, circuiti, forza, resistenza alla velocità. La prospettiva sono i primi caldi, dove questo lavoro troverà un suo riscontro”.
“Fermarsi è importante. Si sente la necessità di girare l’interruttore, per allontanarsi dalle pressioni e dai ritmi forsennati” Franco Zuppichini
Andrea Leita: “Tre settimane di sosta sono troppe. Si pensi a chi sta andando bene e deve fermarsi. Poi ci sono il maltempo che intralcia i programmi, e le defezioni dei giocatori, più propensi a godersi la pausa che a fare sacrifici. Meglio parlare di utilità sociale delle feste più che di utilità fisica della sosta. Insomma, dopo aver tolto il piede dall’acceleratore, il problema vero è rimetterlo sopra. In quel periodo, è meglio privilegiare impegni di forza, resistenza e velocità, riequilibrando l’aspetto psicofisico”
Fulvio Battistutta: “In testa o in coda che si sia, la sosta è necessaria, specie per il recupero di energia nervosa. Il dilettante è giusto che festeggi nel periodo natalizio. Si tratta di pro e contro che accetto; il dover fare per forza diventa un errore. Se la preparazione estiva è stata fatta bene, nella sosta meglio privilegiare la forza esplosiva e la resistenzaalla velocità. Per chi lavora bene, le difficoltà adesso dovrebbero essere scomparse”.
“...Che senso ha fare due ore di allenamento serali il 22 dicembre? Meglio sarebbe interrompere il campionato per tre mesi...” Paolo D’Odorico
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